Nuovi strumenti e modelli per un’abilitazione all’ascolto.
Durata del corso: 12 ore in modalità telematica.
Abstract e obiettivi del corso
Il fenomeno dell’apprendimento caratterizza tutta la vita di un essere umano e si rivela ai nostri occhi alla prima parola pronunciata da un bambino o al suo primo passo. Questa gioia del conoscere e dell’imparare può diventare un “dolore” quando, nonostante l’applicazione, il miracolo non si compie.
Le moderne scoperte delle neuroscienze ci aprono ora dei nuovi orizzonti: sappiamo cosa disturba o rallenta la traiettoria evolutiva. Possiamo quindi: interpretare la realtà con lucidità, superare i giudizi, e proporre nuovi approcci terapeutici, avvalendoci anche di opportunità cognitive cross-modali comuni alla computazione sia del linguaggio parlato che musicale. In questo senso sarà presentato il modello teorico della Musicopedia, esemplificata nelle sue principali procedure, ideata per innescare i principali parametri dell’educazione musicale: il ritmo e l’intonazione; e potenziare contestualmente un eventuale lavoro riabilitativo sull’espressività parlata, basata su queste caratteristiche intrinseche.
La conoscenza di questa metodica fornirà ai terapeuti della riabilitazione fonatoria e linguistica, agli insegnanti e agli educatori una dotazione che consentirà una revisione costruttiva e inedita degli strumenti già in loro possesso.
Destinatari
E’ rivolto ai terapisti della riabilitazione fonatoria, agli educatori, ai musicoterapisti e agli insegnanti di musica, di canto e di ogni strumento musicale delle scuole, di ogni ordine e grado, come approfondimento e compendio della didattica musicale inclusiva applicata ai bambini e ai ragazzi con DSA o BES. Non sono indispensabili conoscenze specifiche sul linguaggio musicale o abilità esecutive inerenti.
PROGRAMMA
MODULO I : PRIMA DELLA PAROLA – ore 3
L’apprendimento, un fenomeno accessorio all’azione
- Memoria e attenzione, camminare e parlare.
- Un meccanismo virtuoso: il successo.
- Il SMP (sistema di memoria procedurale) e la sua criticità.
- L’automatismo: rete in-formazione.
- I processi attentivi sono dietro a tutto.
- DSA, e non solo.
- Tempo e accuratezza: parametri di diagnosi in musica e in terapia.
- Verso il doppio-compito.
MODULO II: LA MUSICOPEDIA – ore 3 + 2
Il modello teorico
- Musicalità “in parola”.
- La padronanza comportamentale: il primo passo della cognizione.
- La Musicopedia come fase preparatoria e abilitativa all’ascolto.
- L’intonazione: introduzione alla visuopropriocezione.
- Il ritmo: architettura del tempo.
- So-stare nella produzione espressiva.
Le pratiche abilitative: screening e potenziamento del sistema cognitivo
- Il suono e la sua intonazione
- Il ritmo
- La memoria a breve termine
- La memoria di lavoro
- L’attenzione e il sistema esecutivo
MODULO III: DALL’ANALOGICO AL DIGITALE – ore 2
Il linguaggio e la sua lettura
- Etimologia del fenomeno espressivo: tutto cominciò con le Muse.
- Il segno scritto o la mappa linguistica: leggere per decifrare?
- Consistenza del linguaggio parlato e musicale scritto.
- Fluenza: dal suono al discorso.
- I segni espressivi: causa o effetto?
- Attenzione all’affollamento visivo!
- Nuovi formati grafici e alta leggibilità.
- Compensazioni e dispensazioni: dispositivi o disposizioni?
MODULO IV: LAVORARE INSIEME – ore 2
Terapia che accompagna e non insegue
- Ascolto come esempio nella relazione: locus interiore di
- Risonanza morfica e imitazione: due approcci a confronto.
- Importanza della narrazione.
- Costruzione degli automatismi, disfunzioni e sintomi correlati: fatica, impulsività, compulsività.
- Confusione tra competenza e capacità.
- Conoscenza di sé e rispetto della capacità informale.
- La qualificazione del successo nell’apprendimento.
- Accoglienza della visione profonda nella propria produzione: il peso dell’errore.
- Lo spirito critico: accogliere, dividere, eliminare e conservare.
- La natura dell’intuizione.
- Dimensione psicologica della creatività nel DSA: il quieora.