Il dislessico non solo fruisce del rapporto analogico col mondo, ma lo esprime similarmente utilizzando la narrazione come strumento espressivo preponderante.
Narrare significa rappresentare in modo creativo, poetico e metaforico la realtà che potrebbe essere alternativamente comunicata con concise e stringate informazioni.
La comunicazione digitale ha il vantaggio di restringere il campo di percezione ma nello stesso tempo ci abitua a un’elaborazione che non lascia intravedere uno spazio alle trasgressioni e alle innovazioni.
Per innescare questa via sono necessarie rivoluzioni ed esplosioni dirompenti nel linguaggio che da sempre, e la musica ne è esempio, descrivono la storia culturale dell’uomo.
E’ importante quindi non dare semplicemente istruzioni all’allievo dislessico, ma descrivere la materia insegnata utilizzando tutti i supporti a disposizione, soprattutto al di fuori del suo campo specifico, in questo caso musicale. Animando perciò le composizioni musicali facendo vedere quadri, raccontando storie e rappresentando il contenuto di ciò che poi verrà studiato ed eseguito.