La lettura, verbo sensibile all’argomento dislessia, è un’esperienza intesa genericamente di decifrazione e di transcodifica: riporta cioè al mondo della comprensione tutto quello che gli è stato “tolto” riducendolo a un cumulo di segni o caratteri molto spesso non immediatamente intuibili.
Il rapporto con il segno grafico quindi è di natura digitale, si parla infatti di decifrazione, ed è proprio qui che si evidenziano una serie di fragilità che il dislessico non riesce a sostenere.
Viceversa immaginiamo un tipo di codice scritto dove il rapporto con il mondo sia più diretto, quasi analogico. Il bisogno della decifrazione in questo caso sarebbe quasi inesistente o perlomeno molto ridotto.
L’etologo che deve registrare le impronte di un animale che sta studiando, può riportarne la forma su di un foglio senza ulteriori specificazioni e da lì un altro studioso può desumerne l’origine, “leggendo” questo segno a mo’ di una definizione verbale: anche a questo tipo di “lettura” però bisogna essere iniziati attraverso un affiancamento consistente.
Il linguaggio musicale contiene una serie di elementi riportabili a un’immediatezza analogica importante da tenere sempre presente durante il percorso pedagogico. E’ importante costruire quindi un accesso alla materia musicale prima ancora di cominciare il percorso, ovvero un’inizi-azione. Per questo la Musicopedia si pone come un momento imprescindibile della formazione musicale e ne costituisce la vera propedeutica.