Il metodo per Pianoforte

Estratto da: Metodo per la pratica al pianoforte dell’allievo dislessico, Vol. II, Mauro Montanari, Volontè & Co. Editore, 2017.

[…] Il presente lavoro si offre come facilitatore dello studio dello strumento e della lettura musicale, beneficio fondamentale a un cammino costruttivo e sereno sia per l’allievo che per l’insegnante; si propone inoltre di superare le difficoltà insite alla dislessia, un diverso modo di apprendere. Inoltre, è ormai scientificamente accertato che un metodo per DSA non solo può essere rivolto a tutti, ma promuove un approccio verso la materia più efficace e coinvolgente. La novità di questo metodo pianistico, quindi, incontra il bisogno di tutti i potenziali studenti, a prescindere dalle loro attitudini e dalle loro difficoltà.

Che differenza c’è tra insegnamento e apprendimento?

La confusione tra i due termini o la loro presunta consequenzialità può vanificare i progressi di un soggetto o addirittura renderli irraggiungibili, soprattutto nel caso di un DSA. Il disturbo di apprendimento, infatti, costituisce il gap di fronte al quale ogni istruzione, indicazione o spiegazione di sorta faticano a colmare e a lasciare quella traccia duratura che tutti noi chiamiamo memoria. La soluzione quindi non si esaurisce solamente in un metodo efficace, ma soprattutto nel suo scopo e nelle condizioni favorevoli nelle quali è svolto. Creare l’ambiente giusto per generare il fenomeno dell’apprendimento, di cui non si conosce ancora bene il funzionamento, ma se ne osservano le azioni, è la vera soluzione al problema, ovviamente con una valida motivazione che ne giustifichi l’applicazione. In questo senso prosegue il nostro cammino con il bambino nella materia musicale: accompagnarlo e interessarlo in una fascinazione congruente alla sua età evolutiva, con lo scopo di farlo stare bene in quest’esperienza. […]